Giulia Zappa
ISTANTE
L’istante è l’unità di misura del tempo.
Ma esso è tempo?
Privo di passato e futuro, nell’istante il movimento si arresta.
“SE IL TEMPO NON FOSSE, L’ISTANTE NON SAREBBE, E SE NON FOSSE L’ISTANTE NON SAREBBE IL TEMPO”
(Aristotele)
L’uomo ha sempre avuto bisogno di dare al tempo un’unità di misura, per sapere in che momento della giornata si trova, per sapere quando inizierà uno spettacolo o quando si deve recare in qualche posto.
Possiamo definire il tempo come “l’inarrestabile trascorrere delle cose in una successione illimitata di istanti; questa successione è considerata sia in sé, sia più spesso, in relazione alle vicende naturali ed umane che in essa si svolgono”.
Esso scorre sempre nello stesso modo per tutte le persone e in qualsiasi luogo si trovino, ma non è sempre uguale, perché ogni istante è diverso l’uno dall’altro (l’istante di prima non potrà mai essere uguale all’istante di adesso o a quello che verrà). Dunque, cos’è l’istante, se non l’unità di misura del tempo? Ma esso è privo di passato e futuro, e assente di movimento, quindi non è tempo. L’operazione artistica non fa altro che isolare i vari istanti del tempo in qualsiasi forma essi si presentano, dal quotidiano all’orologio dell’autobus, dal libro alla pubblicità di una nuova palestra.
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